lunedì 27 giugno 2011

Il Punto Sul Calcio Giovanile Pisano

La crisi di questi anni colpisce non soltanto il calcio degli adulti ma si fa sentire, pesantemente, anche sul calcio giovanile. In testa agli aggravi della gestione ci sono i costi degli impianti (irrigazione, illuminazione, acqua, riscaldamento) e la difficoltà a reperire personale volontario che presti la propria opera per la sola passione calcistica, com’era un tempo. Anche poco, ma oggi quasi tutti i cd. “volontari” del calcio ricavano qualcosa per prestare la propria attività. Ci sono importanti eccezioni d’accordo, ma almeno le spese vengono quasi sempre rimborsate. Un tempo invece il rimborso era l’eccezione, la sola passione era la regola, i genitori non pagavano niente e i ragazzi giocavano lo stesso a calcio.

E così anche nell’area pisana tira un brutta aria, a partire dalle prime periferie dove, più di ogni altra parte, le squadre paesane hanno provato a svolgere una funzione sociale accollandosi anche qualche insoluto di troppo. Ecco allora la gloriosa ScintillaPisaEst, impegnata in una seria operazione di riposizionamento grazie all’intervento di un noto imprenditore edile pisano che le darà certamente una svolta, mentre gli Ospedalieri, meno fortunati in questo senso, stanno meditando una decisa ristrutturazione.

Ce la faranno sicuramente anche le pisanissime Sporting 2000 e Alberone. La prima ha in previsione un consistente ridimensionamento delle categorie e la seconda sta cercando di valorizzare il bell’impianto di via Quarantola dopo la ristrutturazione societaria resasi necessaria lo scorso anno.

Movimenti anche oltre la cintura metropolitana dove la scuola calcio dello SPA Vecchiano confluisce nell’Aquilametato, si dice, per sviluppare nuove sinergie.

Ma la sorpresa più eclatante è l’abbandono della piazza pisana da parte della campionissima Valdera Calcio che per anni è stata polo di attrazione dei bambini pisani più talentuosi, sollevando non poche critiche negli ambienti calcistici. Dopo una ridda di voci e di smentite pare che i gruppi di pisani vengano fatti confluire nelle formazioni di Calcinaia e di Capannoli in attesa di un approdo definitivo sembra, a Cascina, dove ha trovato nuova collocazione il loro ex direttore sportivo.

Discorso a parte per le varie Zambra, Navacchio, Porta a Lucca, Madonna dell’Acqua, Migliarino, Freccia Azzurra e Porta a Piagge che stanno vivendo momenti di relativa stabilità. Queste società si sono dimostrate più virtuose nella gestione e, ciascuna per motivi diversi, è riuscita a inquadrare un proprio solido posizionamento nel contesto locale.

In questo difficile contesto va un plauso particolare al nostro Pisa 1909 che, a dispetto degli anatemi di inizio stagione, quando si profetizzavano sventure di ogni genere, è riuscita nella missione di creare un valoroso settore giovanile veramente pisano per i pisani. Sono pochi infatti gli innesti che arrivano da lontano e i ragazzi della nostra città hanno l’opportunità di giocare a livello professionistico nazionale misurandosi con settori giovanili come il Bologna, la Fiorentina e il Parma.

Sono incoraggianti anche i risultati della scuola calcio, anche questa tutta pisana, con nuove leve assai competitive che, ad appena un anno dalla loro formazione, già si misurano da pari a pari con squadre più rodate come Siena, Prato, Livorno e Lucchese.

Tratto da un articolo Pubblicato sul Portale: "Il Pisa siamo noi"

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